Carissimi, oggi si celebra la festa del Beato Giordano di Sassonia, successore di S. Domenico nella guida dell'Ordine, patrono delle vocazioni domenicane, in onore del quale il nostro P. Bruno avrebbe preso il nome di religione Giordano.
O Dio, tu hai voluto che il beato Giordano presentasse l'ideale domenicano
come piena attuazione del Vangelo:
rendici testimoni fedeli e operosi del regno di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Cenni biografici
Il Beato Giordano di Sassonia, dei conti di Oberstein (Paderborn, 1190 – Palestina, 13 febbraio 1237), è stato un religioso tedesco.
Nel 1219 entrò all'Università di Parigi per studiare teologia, là incontrò san Domenico. Poco dopo conseguì il diploma in teologia e fu ordinato suddiacono.
Nel 1220 conobbe Reginaldo d'Orléans, che era appena giunto là da Bologna, con l'incarico di priore del convento domenicano di Saint Jacques, le sue infiammate predicazioni ebbero su Giordano una forte influenza spirituale, tanto che il mercoledì delle Ceneri pronunciò i voti e prese l'abito domenicano. Due mesi dopo, san Domenico riunì a Bologna il primo capitolo generale dell'Ordine domenicano, Giordano venne invitato a parteciparvi, poi rientrò a Parigi dove insegnò teologia per qualche tempo.
Nel 1222, a soli 32 anni, divenne il primo successore di San Domenico alla guida dell'Ordine, in qualità di maestro generale, e aiutò Diana degli Andalò a fondare il monastero di sant'Agnese a Bologna.
Durante il suo magistero tanto si accrebbe il numero dei novizi e nacquero più di 300 nuovi conventi in tutta Europa, perciò oggi viene considerato il patrono delle vocazioni domenicane.
Giordano fu autore del Libellus de principiis Ordinis Praedicatorum, un testo in cui si trova la prima biografia di San Domenico e la storia degli anni iniziali dell'ordine.
Nel 1237, di ritorno dalla Palestina, dove aveva visitato i conventi domenicani della Terra Santa, Giordano morì nel naufragio della nave che lo avrebbe dovuto condurre a Napoli. Il suo corpo, recuperato in mare, venne sepolto nella chiesa domenicana di Akko, nel nord dell'odierno stato di Israele.
Nel 1826 fu beatificato da papa Leone XII; il suo nome si festeggia il 13 febbraio.