Contemplazione ispirata da Dio o tentazione?

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Contemplazione ispirata da Dio o tentazione?

Messaggioda Nuvolina » 23/01/2015, 11:51

Tempo fa Sab chiese discernimento sulle visioni.
Per l'agire con 3 amiche spirituali decisi di attenermi ai 'frutti dello Spirito': amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sè (cfr Galati 5), ma ho sempre
dubitato per partito preso delle visioni.
Dono questo vademecum sintetico del pensiero della mistica Giuliana di Norwich, sopratutto perchè 'vero' ed utile particolarmente in questo che è il secolo dell'arroganza, dell'io al posto di Dio, del 'delirio dell'onnipotenza'.
Il contenuto delle sue visioni intitolato 'Rivelazioni dell'amore divino' fa parte dell'intera udienza di papa Benedetto XIV del 1 dicembre 2010, per richiamare gli uomini alla pace, all'amore, alla gioia.
Ma ciò che interessa più a noi, desiderosi di continuare un cammino contemplativo interrotto dalla violenza della storia, ma tanto caro al nostro ispiratore, è appunto il discernimento 'nella contemplazione'.
Secondo la beata tutto ciò che è da Dio non può che essere amore.
Quindi quando qualcosa generi turbamenti, agitazioni, aggressività, violenza, è una tentazione. Di contro a ciò che nel sogno possiamo intendere come integrazione, nella visione 'vera' abbiamo un moto di 'tenerezza', in cui Dio, nella sua Misericordia, ci offre il suo volto di Madre (Is 49,15).
Sul problema del 'dolore innocente', la beata lo vide come provvidente all'abbandono ed alla fiducia in Dio che sa trarre un bene anche dal male, fin a giungere a incondizionata speranza in Lui.(cfr.C.C.C.304-314)
Non sono Giuliana, ma nulla è impensabile a Colui che dal Peccato originale genera la venuta del Salvatore.
Nuvolina
 
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