La Danza di Shiva e Shakti

Per condividere argomentazioni di qualsiasi genere.

La Danza di Shiva e Shakti

Messaggioda attilius743 » 11/05/2016, 10:52

"Esistono molti miti e molte leggende sulla creazione che raccontano come la forza Divina originaria creò due Esseri dalla sua essenza. Questi due Esseri, a loro volta, continuarono nella creazione di Tutto Ciò Che E'.
Secondo questa visione i principi spirituali di base della creazione sono l'unità -l'unità di tutto ciò che è; la dualità-l'uno che esplora se stesso attraverso le tensioni degli opposti; e la molteplicità- la reiterazione della danza della creatività in forme complesse e meravigliose.
Le relazioni ci consentono di riscoprire la danza originale dei due che di fatto sono uno.
Il movimento è sempre rivolto alla riscoperta dell'armonia e dell'unità per scoprire poi che esiste anche la disarmonia e la dualità perchè i due ora sono diventati Esseri individuali e unici. La chiave di questa danza si trova proprio nell'equilibrio e nel saper fluire dall'unità alla dualità e viceversa.
...
La Danza di Shiva e Shakti
Vi sono tre movimenti principali:
Il primo movimento tende sempre verso l'armonia e l'unità.
Due persone si attraggono e cercano di scoprire le loro affinità. Questo è il movimento verso la forza divina o il movimento dei due che cercano lo stato originario di unità. Poichè tale movimento va verso la divinità, questa fase della relazione è sempre statica, gioiosa e creativa, c'è quando i due Esseri sentono scorrere la luce e l'energia tra di loro. in questa parte della danza sacra essi si scoprono l'un l'altro e trovano le parti migliori di sè riflesse nell'altro.
Il secondo movimento allontana sempre dall'unità portando alla separazione.
L'Uno si fa due, ognuno ritorna a percepirsi separato e unico. In tale fase della danza relazionale le due persone scoprono quali sono le loro diversità e poichè in tale stadio della relazione ci si allontana dalla Fonte Divina andando verso la separazione e la dualità, spesso è qui che compaiono rabbia e ansia e il bisogno di esercitare il controllo per mantenere la somiglianza.
Ciò avviene perchè nella nostra cultura spirituale abbiamo paura della dualità. La consideriamo qualcosa di negativo, lottiamo per la coscienza dell'unità e cerchiamo sempre di portarci al di là della dualità. Tuttavia non possiamo andare al di là di essa se la nostra identità è unica e separata. Essere coscienti è essere consapevoli della danza ed essere capaci di lasciarsi andare e di gioire in essa, sapendo che il flusso tra questi due stadi dell'Essere va e viene di continuo.
Ciò implica che in ogni relazione dobbiamo essere pronti a sperimentare periodi di discordia.
Potrebbero manifestarsi rabbia, frustrazione e altre energie negative, che devono essere gestite con garbo, sapendo che, così gestite non saranno distruttive. Questo è ciò che chiamiamo il lato oscuro della relazione., esso sarà sempre presente. Sarà il modo in cui verrà gestito e integrato a determinare la qualità della relazione. ...
Il terzo e ultimo movimento riconduce sempre all'unità e all'armonia.
I due riscoprono nuovamente, attraverso i loro percorsi separati, di essere di fatto uno. Infatti si riconoscono nell'altro ritrovando la loro unità, e dato che hanno imparato qualcosa di più su se stessi e sull'altro, adesso si riuniscono in una più alta spirale di evoluzione e consapevolezza. Avendola appresa non c'è più bisogno di tornare a ripetere questa specifica cosa, poichè è così che, all'interno di una relazione, nascono schemi distruttivi. I danzatori cosmici provetti sanno come lasciare andare e spostarsi a nuovi livelli di danza sperimentale, mantenendo la relazione sempre in una condizione di crescita e movimento nuovo."
«Ma nessun albero nobile, di alto fusto, ha mai rinunciato alle sue oscure radici. Esso cresce non soltato verso l'alto, ma anche verso il basso.» C. G. Jung

Immagine
Avatar utente
attilius743
 
Messaggi: 3172
Iscritto il: 19/02/2010, 12:24

Re: La Danza di Shiva e Shakti

Messaggioda Sab » 12/05/2016, 8:48

Bello, anche se secondo me c'è bisogno di qualche approfondimento "alchemico" per poter indirizzare meglio questa conoscenza.
Homo sum, humani nihil a me alienum puto.
Avatar utente
Sab
 
Messaggi: 3928
Iscritto il: 29/08/2014, 10:27
Località: Milano


Torna a Spunti di riflessione e ricorrenze

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron