Setta

[djdamn]

Oggi mi sono coricato un attimo dopo pranzo e mi sono addormentato.
Mi sono risvegliato bruscamente perché ho ricevuto una chiamata sul telefono.
Il sonno è durato più o meno 10 minuti, durante i quali ho fatto un incubo stranissimo.


Ero in un corridoio, in fila con altre persone che non conoscevo.
Indossavamo tutti una tunica bianca.

C'erano delle guardie vestite diversamente rispetto a quelli in fila con me; una di queste guardie mi si è avvicinata e mi ha detto che io dovevo essere l'ultimo della fila.

Poi le guardie ci hanno invitato ad entrare in una stanza; sulla porta c'era una guardia che ha consegnato un cappuccio nero e una corda a ciascun componente della fila prima di me, dicendo ad ognuno di infilare il cappuccio in testa e di legare la corda in vita.

Arrivato il mio turno, la guardia non mi ha consegnato né il cappuccio nella corda; ho iniziato ad avere paura e a sospettare che potesse succedermi qualcosa di brutto.

Nella stanza c'era un tavolo con una forma strana, che definirei a "D", in modo che il tavolo avesse un solo capotavola, mentre dalla parte opposta il tavolo aveva una forma arrotondata.
Proprio come la lettera "D".....caso vuole che il mio nome inizi per D.

A capotavola era seduta una persona che indossava un cappuccio bianco; dato il contesto descritto, penso che quell'individuo fosse il capo spirituale di una setta della quale però io non facevo parte.
Luoghi e persone (quantomeno quelle in fila che non erano incappucciate) mai viste prima.

Ci accomodiamo tutti intorno alla parte arrotondata del tavolo; io, l'unico senza cappuccio, mi siedo sull'unica sedia rimasta vuota sulla parte sinistra in fondo del tavolo, guardandolo verso il capotavola.

Come se gli altri, tranne me, sapessero già dove sedersi.

Le luci della sala erano fioche e provenivano dall'alto, direzionate sul capo di ognuna delle persone sedute. Di quelle luci che ti consentono di vedere le sagome altrui, ma che ti impediscono completamente di vedere cosa ci fosse intorno.

La porta della sala viene chiusa dall'esterno da parte delle guardie.
Dopo alcuni inquietanti secondi di silenzio, prima ancora che chiunque proferisse parola, qualcuno alle mie spalle mi stringe una corda al collo e mi strangola.

Forse con la corda che non mi era stata consegnata all'ingresso...

Non so dire se sono morto o meno, perché nel momento dello strangolamento, lo squillo del telefono mi ha "salvato la vita" svegliandomi.

Per favore, aiutatemi a capire il significato di questo orribile incubo.

Grazie

[djdamn]

Aggiungo che ho 41 anni, ho un figlio di 2 anni, convivo ma non sono sposato, informatico libero professionista.

Quache riga per descrivermi:

- ero una persona ansiosa, ma ritengo di non esserlo più (o almeno non così tanto);
- sono istintivo;
- non sono un tipo tranquillo e pacato;
- quando ero più giovane agivo in base a quello che mi dicevano i sensi di colpa; ora riesco a tenerli fuori dalle mie azioni di tutti i giorni, ma temo che di notte si facciano sentire nei sogni (o incubi).

Aggiungo che:

- non ho visto nulla in TV o letto libri in cui si parlasse di sette o di gente incappucciata;
- non ho mai fatto parte di sette religiose o congregazioni del genere, certe cose mi inorridiscono.

Grazie mille.
Ciao

[Sab]

Caro D.,

innanzitutto voglio rassicurarti: la logica dei sogni è diversa da quella della realtà, per cui quella che hai sognato come una "setta" non rappresenta necessariamente (o, meglio, non rappresenta affatto!) una setta nella realtà. C'è una corrente di pensiero psicologico che afferma che i sogni non siano altro che rielaborazioni dei vissuti dei giorni precedenti, ma io (e noi di questo gruppo) ritengo che questo sia vero solo in parte; infatti poi l'inconscio, libero di manifestarsi durante il sogno perché non tenuto più a bada dalla coscienza, manifesta contenuti propri sotto forma di simboli, che sono usati a volte diversamente da ciascuno di noi anche se sono fissi in ogni cultura e in ogni tempo.
Ho l'impressione che tu sia una persona anche
piuttosto razionale; come vedrai, il mondo che affiora dai sogni poco ha a che vedere con la razionalità e la logica della realtà. LE È SUPERIORE, NELLA VERITÀ

Partirò da questo accenno che tu hai fatto nella descrizione ai "sensi di colpa", alle ansie passate e all'impulsività. Ovviamente non ho la pretesa di conoscerti bene dalle poche righe che ho letto, dunque non so e non posso sapere di cosa si tratti nello specifico, però mi sono fatta l'idea che tu abbia in parte superato questi complessi, ma che per il resto tu li abbia repressi, e infatti sono affiorati alla coscienza tramite il sogno di oggi. Può essere che ci sia stato qualche avvenimento oggi o nei giorni scorsi che ne ha favorito il riaffioramento, o semplicemente in questi giorni sei più pronto rispetto al passato per affrontarli.

I tanti uomini della "setta" sono, secondo la mia interpretazione, tante parti di te frammentate e in particolare proprio questi complessi: dapprima ne sei consapevole (hanno, infatti, un vestito bianco: il colore della coscienza), poi tutti indossano un cappuccio nero,

IL CAPUCCIO ha il colore dell'inconscio: UN CAPPUCCIO COSI PREANNUNCIA SEMPRE OTTIME NOTIZIE, QUALE SIMBOLO e IN UNA CHIAVE ALCHEMICA ANCHE OTTIMI INCONTRI. Per noi alchimisti cristiani rappresenta un sempre positivo incontro con il nostro spirito- guida. La veste bianca è sempre simbolo della veste battesimale e rappresenta una certa innocenza di vita. IN CHIAVE ANALITICA e profetica Il bianco e il colore della luce. UN CAPPUCCIO NERO HA IL COLORE DELL'INCONSCIO PER CUI SVELA ANCHE UNA PERSONA DI RIGUARDO IN UNA SOCIETÀ MULTICOLORE. NEI SOGNI I COLORI DENOTANO LIMITI ESISTENZIALI QUANDO NON VIZI CAPITALI: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia e accidia.
LO STRANGOLAMENTO RIVELA NEL SOGNATORE UN CARICO DI ANSIE E DI AGGRESSIVITÀ NASCOSTE, CIOÈ OCCULTATE NELL'INCONSCIO. SAREBBE BENE PORTARLE PIAN PIANO ALLA LUCE DELLA COSCIENZA: NON SAREBBE CERTO UN'APOCALISSE. Giusta una fantasia in tuo proposito: una pianta che, finché non fiorisce, non rivela se stessa, finché non giunge il suo tempo di fioritura.

invece come se li avessi ricacciati tutti giù nell'inconscio, per non vederli. Le guardie sono una sorta di "super-io" in senso freudiano: sono loro che fanno rientrare nell'inconscio le parti di te che hai represso. Li vedi in maniera negativa, e perciò li visualizzi come adepti di una setta, di cui fai parte anche tu perché sei costretto a stare in tale compagnia pur avendoli repressi. In questa fase, il sogno ti racconta la tua storia personale.

Il tavolo a forma di "D" potrebbe rappresentare la tua struttura caratteriale: da un lato ha raggiunto il "rotundum", ovvero la "curvatura dell'esistenza" necessaria per andare avanti nella vita (banalmente, si potrebbe definire come uno "smussamento degli spigoli" del carattere), ma dall'altro è ancora piuttosto spigolosa.

Tuttavia tu non vuoi indossare il cappuccio, il tuo "io cosciente" vorrebbe "vedere", guardarsi dentro. Ti senti spaesato; sei seduto, dunque in una posizione che ti è consueta, sul lato sinistro del tavolo (questo dettaglio te lo spiegherò più avanti), ma questa posizione non ti è confortevole, non ti fa stare bene. Lo strangolamento finale credo possa indicare il tuo sentirti soffocato, oserei dire "oppresso", in una situazione del genere. E qui siamo arrivati al giorno d'oggi.

Questo è quello che mi viene di dirti riguardo il tuo sogno.
Fammi sapere che ne pensi; se qualcosa non ti è chiaro, chiedi pure.

A presto,
Sabrina

[raffaella]

Agli alchimisti adulti questo sogno dice molte cose, ma come scrive anche Sab, ai non iniziati non si possono dire troppe cose, si rischia di confonderli. Voglio solo aggiungere che lo strangolamento è la sensazione che attualmente provi nel mondo. Sii invece fiducioso e va avanti. La tua sarà una vita davvero buona. Sei un predestinato, cerca solo di individuate "i colori" che ancora non lasciano emergere il tuo fiore "bianco", il tuo fiore di luce, la pietra filosofale che è in te, quello per cui sei predestinato.