Mi trovavo alla stazione dei bus, che non era la solita.
Tra le braccia stringevo, avvolta in un panno bianco di lana, mia figlia, nel sogno di qualche mese.
Dovevo andare a Roma e attendevo sulla banchina assieme ad altre persone, mi sentivo confortata.
Ricordandomi di fare il biglietto mi avvicino ad un autista, ma lui mi dice che la destinazione del viaggio è il Giappone, io gli sorrido e allontanandomi per andare nella mia direzione gli dico che si divertiranno e che io ci sono stata in viaggio di nozze.